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Francesco Cusa - Official Website - Mia ultima recensione di "Wolverine - L'Immortale", di James Mangold (7)

Mia ultima recensione di "Wolverine - L'Immortale", di James Mangold (7)

2013-07-29

Uno dei più interessanti episodi della saga Marvel e, nello specifico, delle vicende degli X-Men e dell'universo dei mutanti. Ispirato alle vicende di Wolverine, e del fumetto disegnato da Frank Miller, questo film di James Mangold vede alla sua sesta prova Hugh Jackman, nel ruolo dell'uomo d'adamantio, maschera da lui indossata, oramai, come una seconda pelle. Tutta la storia di Wolverine è ammantata da un'aura di tragicità dovuta alle crudeli vicende della sua pluricentenaria vita, e questo malessere viene ben reso dal film, anche se le ambientazioni nipponiche, che mostrano un Logan del tutto estraneo alla cultura del Sol Levante (nel fumetto, Logan si appassiona fin da ragazzo alle storie dei samurai), fungono un po' troppo da effetto cartolina, con tanto di ninja e costumi di tradizione. Alcune scene sono molto belle: ad esempio, quella del combattimento sul treno superveloce. Ma non è questo il cuore di "Wolverine - L'Immortale". La trama pare incentrarsi più sugli aspetti psicologici di un personaggio da sempre introverso e solitario, che qui è alle prese con la perdita del suo leggendario potere di guarigione, facoltà che lo aveva reso fino ad ora immortale. Questa "fragilità", anima e caratterizza nei fatti tutte le vicende di buona parte del film: Logan potrebbe porre finalmente fine al dolore, all'inevitabile strazio per la perdita delle persone amate, alle lancinanti notti senza sonno e popolate da incubi. Purtroppo una sterile coralità di personaggi secondari -su tutte una insostenibile Viper (nel fumetto viceversa, splendido personaggio di mutante cattivo) - finisce col vanificare il travaglio di Wolverine, facendo precipitare il dramma nella sua risoluzione in maniera fin troppo repentina e solipsistica. Buone le scene finali, con parvenze di citazione, a mio modesto avviso, dei "Tetzuo" di Shynia Tsukamoto. In conclusione un capitolo importante della storia del "Ghiottone", con interessante chiusura finale - dopo i titoli di coda - che annuncia nuovi risvolti, grazie alle apparizioni di Magneto e di un redivivo Professor Xavier".