1) FRANCESCO CUSA & THE ASSASSINS
www.youtube.com/watch?v=oVyZp96oLiQ&index=1&list=PL92379E3EAACCCA8F
FRANCESCO CUSA and THE ASSASSINS - (Rhythm Permutations)
Giovanni Benvenuti - t. sax
Domenico Caliri - guitar
Ferdinando Romano - bass
Francesco Cusa - drums, compositions
NEWS FROM CLEANFEED!
LISTEN:
http://www.youtube.com/playlist?action_edit=1&list=PL92379E3EAACCCA8F
“The Assassins” is my new quartet formula, this project inherits the same approach towards composition from my previous group Skrunch. Thanks to the special features,“the assassins” moves foward new influences and sounds as funk and jazz music. The themes exploration is strictly to polyrhythmic schemes that aim at underlining the melodic cells, riffs, chromatic and timbre variations. The relation between writing and improvising is a dialectical one. The different elements are therefore mixed following a tug of war shifting from tension to relaxation, from tradition to contemporary music. (Francesco Cusa)
"The Assassins è per me una nuova formula di quartetto, un progetto che eredita l'approccio compositivo del mio precedente gruppo Skrunch. The Assassins si apre adesso certe influenze a sonorità più vicine al funk e al jazz, ma anche al contrappunto e alla scrittura di matrice cromatica. Il lavoro di esplorazione dei materiali tematici è vincolato da schemi poliritmici atti a evidenziare le cellule melodiche, i riff e le modulazioni cromatiche e timbriche. Il rapporto tra scrittura e improvvisazione è dialettico. I vari elementi vanno dunque combinandosi in un gioco continuo di tensione e rilassamento, con uno sguardo alla tradizione e l'altro alla contemporaneità." (Francesco Cusa)
DISCOGRAPHY:
THE ASSASSINS - "The Beauty and the Grace" (Improvvisatore Involontario - 2012).
FRANCESCO CUSA & THE ASSASSINS “Love” (Improvvisatore Involontario 2015).
FRANCESCO CUSA & THE ASSASSINS “Live in Collescipoli” (Jazzit Records).
FRANCESCO CUSA & THE ASSASSINS “Black Poker” - Cleanfeed (2018).
FRANCESCO CUSA & THE ASSASSINS & FCTRIO guest Giovanni Benvenuti “THE UNCLE- Giano Bifronte” - Improvvisatore Involontario-Kutmusic (2019).
“The Assassins” is my new quartet formula, this project inherits the same approach towards composition from my previous group Skrunch. Thanks to the special features,“the assassins” moves foward new influences and sounds as funk and jazz music. The themes exploration is strictly to polyrhythmic schemes that aim at underlining the melodic cells, riffs, chromatic and timbre variations. The relation between writing and improvising is a dialectical one. The different elements are therefore mixed following a tug of war shifting from tension to relaxation, from tradition to contemporary music. (Francesco Cusa)
"The Assassins è per me una nuova formula di quartetto, un progetto che eredita l'approccio compositivo del mio precedente gruppo Skrunch. The Assassins si apre adesso certe influenze a sonorità più vicine al funk e al jazz, ma anche al contrappunto e alla scrittura di matrice cromatica. Il lavoro di esplorazione dei materiali tematici è vincolato da schemi poliritmici atti a evidenziare le cellule melodiche, i riff e le modulazioni cromatiche e timbriche. Il rapporto tra scrittura e improvvisazione è dialettico. I vari elementi vanno dunque combinandosi in un gioco continuo di tensione e rilassamento, con uno sguardo alla tradizione e l'altro alla contemporaneità." (Francesco Cusa)
FRANCESCO CUSA and THE ASSASSINS - (Rhythm Permutations)
Giovanni Benvenuti - t. sax
Domenico Caliri - guitar
Ferdinando Romano - bass
Francesco Cusa - drums, compositions
NEWS FROM CLEANFEED!
LISTEN:
http://www.youtube.com/playlist?action_edit=1&list=PL92379E3EAACCCA8F
“The Assassins” is my new quartet formula, this project inherits the same approach towards composition from my previous group Skrunch. Thanks to the special features,“the assassins” moves foward new influences and sounds as funk and jazz music. The themes exploration is strictly to polyrhythmic schemes that aim at underlining the melodic cells, riffs, chromatic and timbre variations. The relation between writing and improvising is a dialectical one. The different elements are therefore mixed following a tug of war shifting from tension to relaxation, from tradition to contemporary music. (Francesco Cusa)
"The Assassins è per me una nuova formula di quartetto, un progetto che eredita l'approccio compositivo del mio precedente gruppo Skrunch. The Assassins si apre adesso certe influenze a sonorità più vicine al funk e al jazz, ma anche al contrappunto e alla scrittura di matrice cromatica. Il lavoro di esplorazione dei materiali tematici è vincolato da schemi poliritmici atti a evidenziare le cellule melodiche, i riff e le modulazioni cromatiche e timbriche. Il rapporto tra scrittura e improvvisazione è dialettico. I vari elementi vanno dunque combinandosi in un gioco continuo di tensione e rilassamento, con uno sguardo alla tradizione e l'altro alla contemporaneità." (Francesco Cusa)
DISCOGRAPHY:
THE ASSASSINS - "The Beauty and the Grace" (Improvvisatore Involontario - 2012).
FRANCESCO CUSA & THE ASSASSINS “Love” (Improvvisatore Involontario 2015).
FRANCESCO CUSA & THE ASSASSINS “Live in Collescipoli” (Jazzit Records).
FRANCESCO CUSA & THE ASSASSINS “Black Poker” - Cleanfeed (2018).
FRANCESCO CUSA & THE ASSASSINS & FCTRIO guest Giovanni Benvenuti “THE UNCLE- Giano Bifronte” - Improvvisatore Involontario-Kutmusic (2019).
“The Assassins” is my new quartet formula, this project inherits the same approach towards composition from my previous group Skrunch. Thanks to the special features,“the assassins” moves foward new influences and sounds as funk and jazz music. The themes exploration is strictly to polyrhythmic schemes that aim at underlining the melodic cells, riffs, chromatic and timbre variations. The relation between writing and improvising is a dialectical one. The different elements are therefore mixed following a tug of war shifting from tension to relaxation, from tradition to contemporary music. (Francesco Cusa)
"The Assassins è per me una nuova formula di quartetto, un progetto che eredita l'approccio compositivo del mio precedente gruppo Skrunch. The Assassins si apre adesso certe influenze a sonorità più vicine al funk e al jazz, ma anche al contrappunto e alla scrittura di matrice cromatica. Il lavoro di esplorazione dei materiali tematici è vincolato da schemi poliritmici atti a evidenziare le cellule melodiche, i riff e le modulazioni cromatiche e timbriche. Il rapporto tra scrittura e improvvisazione è dialettico. I vari elementi vanno dunque combinandosi in un gioco continuo di tensione e rilassamento, con uno sguardo alla tradizione e l'altro alla contemporaneità." (Francesco Cusa)
2) FCTrio (Francesco Cusa Trio)
www.youtube.com/playlist?list=PL7nPXc93axweBJQ-i2cR-w3npjFd1NsmP
FCTRIO (Francesco Cusa Trio)
Tonino Miano pianoforte-keyb; Riccardo Grosso - bass, Francesco Cusa drums, compositions.
Il nuovo trio di Francesco Cusa esplora i territori delle composizioni originali e della poliritmia. Una riproposizione in chiave acustica delle esperienze progettuali del passato dell’artista siciliano con uno sguardo alla musica di tradizione e agli standards rivisitati.
FCT TRIO
“La mia idea per questo lavoro nasce da una prospettiva opposta rispetto a quella dei normali processi che determinano la prassi musicale. Si parte da materiali improvvisati con lo scopo di costruire strutture poliritmiche, melodie, che soltanto in futuro determineranno (semmai) un processo compositivo che potrà essere fermato sulla carta. Troppo spesso viviamo nell’urgenza di produzioni contingenti, di idee musicali anche nobili che necessiterebbero però di ben altre sedimentazioni, di tempo, di maturazione. Per queste ragioni ho tentato di invertire il processo, ovvero di creare un trio con il quale esercitare un’idea quasi minimalista di composizione istantanea, con cui prestare ascolto alla scintilla creativa dell’istante e sviluppare le cellule sonore frutto delle influenze ambientali, degli umori del momento, delle suggestioni del viaggio, dei cibi assaporati, ecc. Ma sarebbe delittuoso parlare di "musica improvvisata”: la definirei piuttosto una centratura subliminale atta a determinare l’edificarsi di architetture sonore. Un processo “inevitabile” che col tempo determinerà la necessità espressiva del trio, in modo che, nel suo inesorabile farsi, ogni nota, ogni colpo inferto allo strumento, saranno quelle scaturite dall’ineluttabile. Nessuna scelta” (Francesco Cusa).
FCT TRIO
With the kind of humouristic approach characteristic of all things Italian, drummer Francesco Cusa turned the band he founded to play jazz standards into a project dealing, through his original compositions and orchestrations, with the search of the existing possibilities to «re-evoke an epoch and transpose it into the contemporary». And here are the first consequences, maintaining the «identity process» of the «fervid creative moment in black culture» which was defined 50 years ago by Sun Ra. For this endeavour, he invited Carlo Atti, a tenor saxophonist with an acclaimed career in the mainstream of Italian jazz. The music is less funny, or crazy, than the titles of the pieces suggest (for instance: “Fiscal Regime in the Life of a New York Taxidriver-Jazzman” or “Keynes and the Macro-Theory of the Structural Implosion of the Standard”), but the FCT Trio and their guest manage to surprise us, subverting the most obvious aspects of the standard jazz format (or the fake of it, because there’s no “real book” on sight). There’s an overall idea that music can change what nowadays is politically, socially and economically wrong, backing off to more happy days, but if the concept is debatable, because of the nostalgic element and because it gives to much responsability to the art of sounds, the result is a marvelous record. In this case only, the means amply justify the purposes.
DISCOGRAPHY:
FCTRIO (FRANCESCO CUSA TRIO) “MINIMAL WORKS”- Improvvisatore Involontario-Kutmusic (2023)
FRANCESCO CUSA & THE ASSASSINS & FCTRIO guest Giovanni Benvenuti “THE UNCLE- Giano Bifronte” - Improvvisatore Involontario-Kutmusic (2019)
FCTrio “From Sun Ra To Donald Trump” - Simone Graziano - piano, Gabriele Evangelista - contrabbasso, Francesco Cusa - batteria, Carlo Atti t.sax - Cleanfeed (2017)
FCTRIO (Francesco Cusa Trio)
Tonino Miano pianoforte-keyb; Riccardo Grosso - bass, Francesco Cusa drums, compositions.
Il nuovo trio di Francesco Cusa esplora i territori delle composizioni originali e della poliritmia. Una riproposizione in chiave acustica delle esperienze progettuali del passato dell’artista siciliano con uno sguardo alla musica di tradizione e agli standards rivisitati.
FCT TRIO
“La mia idea per questo lavoro nasce da una prospettiva opposta rispetto a quella dei normali processi che determinano la prassi musicale. Si parte da materiali improvvisati con lo scopo di costruire strutture poliritmiche, melodie, che soltanto in futuro determineranno (semmai) un processo compositivo che potrà essere fermato sulla carta. Troppo spesso viviamo nell’urgenza di produzioni contingenti, di idee musicali anche nobili che necessiterebbero però di ben altre sedimentazioni, di tempo, di maturazione. Per queste ragioni ho tentato di invertire il processo, ovvero di creare un trio con il quale esercitare un’idea quasi minimalista di composizione istantanea, con cui prestare ascolto alla scintilla creativa dell’istante e sviluppare le cellule sonore frutto delle influenze ambientali, degli umori del momento, delle suggestioni del viaggio, dei cibi assaporati, ecc. Ma sarebbe delittuoso parlare di "musica improvvisata”: la definirei piuttosto una centratura subliminale atta a determinare l’edificarsi di architetture sonore. Un processo “inevitabile” che col tempo determinerà la necessità espressiva del trio, in modo che, nel suo inesorabile farsi, ogni nota, ogni colpo inferto allo strumento, saranno quelle scaturite dall’ineluttabile. Nessuna scelta” (Francesco Cusa).
FCT TRIO
With the kind of humouristic approach characteristic of all things Italian, drummer Francesco Cusa turned the band he founded to play jazz standards into a project dealing, through his original compositions and orchestrations, with the search of the existing possibilities to «re-evoke an epoch and transpose it into the contemporary». And here are the first consequences, maintaining the «identity process» of the «fervid creative moment in black culture» which was defined 50 years ago by Sun Ra. For this endeavour, he invited Carlo Atti, a tenor saxophonist with an acclaimed career in the mainstream of Italian jazz. The music is less funny, or crazy, than the titles of the pieces suggest (for instance: “Fiscal Regime in the Life of a New York Taxidriver-Jazzman” or “Keynes and the Macro-Theory of the Structural Implosion of the Standard”), but the FCT Trio and their guest manage to surprise us, subverting the most obvious aspects of the standard jazz format (or the fake of it, because there’s no “real book” on sight). There’s an overall idea that music can change what nowadays is politically, socially and economically wrong, backing off to more happy days, but if the concept is debatable, because of the nostalgic element and because it gives to much responsability to the art of sounds, the result is a marvelous record. In this case only, the means amply justify the purposes.
DISCOGRAPHY:
FCTRIO (FRANCESCO CUSA TRIO) “MINIMAL WORKS”- Improvvisatore Involontario-Kutmusic (2023)
FRANCESCO CUSA & THE ASSASSINS & FCTRIO guest Giovanni Benvenuti “THE UNCLE- Giano Bifronte” - Improvvisatore Involontario-Kutmusic (2019)
FCTrio “From Sun Ra To Donald Trump” - Simone Graziano - piano, Gabriele Evangelista - contrabbasso, Francesco Cusa - batteria, Carlo Atti t.sax - Cleanfeed (2017)
3) FRANCESCO CUSA NAKED MUSICIANS
www.youtube.com/playlist?list=PLEB52134B67E4D9E0
a) NAKED MUSICIANS "VOCAL": Francesco Cusa - conductor
Manuel Attanasio - voice, Gaia Mattiuzzi - voice, Alessia Obino - voice, Marta Raviglia - voice, Cristina Renzetti - voice, Vincenzo Vasi -voice, Annalisa Pascai Saiu -voice
This conduction project, exclusively focused on vocality, comes from the histrionic strenght of this unusual ensemble, it was a real “coral instrument” to be played to heart’s content. The ductility of this extraordinary instrument turns me into an enthusiast painter, a little boy playing with colors in all their infinite shades. It’s like playing an harp, vocal cords are similar to its thin strings and they create a multidimensional universe. Directing this Chant was like managing the helm of a corsar shit, among tropical winds, sirens, mermen and sea monsters coming from Verne’s tales. Let go the fore-top-gallant sail and get lost in the roll, with the shores of a friendly land in the background.
"Questo mio lavoro di conduction, esclusivamente dedito alla vocalità, trae spunto dalla istrionica forza di questo organico, vero e proprio 'strumento corale' da suonare a piacimento. La duttilità del materiale artistico a disposizione, pone menelle vesti del pittore dilettante, del bambino che giocherella con la tavolozza dei colori, avendo a disposizione un ordine infinito di gradazioni e sfumature. E' come suonare un'arpa, tante sono le corde vocali, che come stringhe sottili compongono un universo sonoro cangiante e multidimensionale. Accostarsi a questo Canto è stato per me come dirigere il timone di una nave corsara, tra venti tropicali, sirene, tritoni e mostri marini di verniana memoria.. Mollare il pappafico e perdersi nel rollio, sullo sfondo le ombre di una terra amica". (Francesco Cusa)
b) NAKED MUSICIANS: WORKSHOP:
Musical workshop »The Naked Musicians« is intended for anyone who wants to know the secrets of making music in a group (collective). In this year's workshop, the mentor, Italian percussionist and composer Francesco Cusa will try to repeat the success of his last year's workshop, which surprised everyone on the last concert day: »students« with various musical backgrounds and knowledge have contructed an unusual but glorious one hour long composition under the guidance of their mentor.The mentor will use his own techniques to test the musical talents of the participants. He will also try to erase their prejudice towards playing in a group and try to teach them how to listen to eachother. In this way he will try to set up a group which will be prepared to play on the last day in front of an audience and record a live CD The Naked Musicians II.Francesco wishes musicians to know that musical expertise is not that important but rather the love for music. Those interested should bring their own instrument(s) with them. As Cusa says, even a group as boring as one composed of 134 drummers and 156 guitarists should appear in an interesting musical display on the last day of Sajeta. (from the festival Sajeta, Slovenia)
"Punta di diamante e insieme elemento dalla maggior potenza di fuoco del collettivo Improvvisatore Involontario, Naked Musicians è l'orchestra di improvvisazione ideata e diretta da Francesco Cusa. Attraverso una personale versione della ormai nota tecnica detta conduction, Cusa indirizza con un insieme di simboli gestuali i talentuosi musicisti coinvolti in un flusso che ha un intento condiviso: quello di unire l'immaginazione compositiva del direttore e la forza creativa degli strumentisti per creare un'opera densa e stratificata - senza nessuna struttura predefinita e nessuna sintassi di riferimento. Più che un'improvvisazione collettiva, una vera e propria composizione istantanea a più mani, in cui possono scontrarsi e sovrapporsi moduli ritmici di richiamo minimalista, tribalismi percussivi o vocali, puntillismi astratti, fraseggi jazzistici, elettronica di ogni specie (loop digitali, glitch&idm, live-processing di strumenti acustici, visuals associati agli ambienti sonori prodotti), sample di partiture contemporanee o citazioni da juke-box nazionalpopolare: né i musicisti né il direttore d'orchestra sanno prima che si inizi dove gli stimoli continui che si scambiano nell'arco di un'ora li faranno approdare. Dopo anni di attività e l'alternanza di decine di organici e strumentisti differenti, il progetto Naked Musicians ha subito tra il 2010 e il 2011 un processo evolutivo che giaceva dormiente da lungo tempo: divenendo un gruppo stabile, con prove settimanali e legami di stretta collaborazione all'interno del collettivo (con la cruciale decisione di tenere chiuse le porte dell'orchestra a chi non ne è membro), Naked Musicians ha ampliato ancora le sue prospettive, ha cominciato a mettere a frutto il suo vero potenziale e ha preso il volo. Letteralmente: nel marzo 2011 l'intera orchestra ha attraversato l'atlantico per una settimana di concerti nella mecca della musica di ricerca, New York. Il prestigio, l'eterogeneità e l'entusiasmo unanime degli ospiti coinvolti - da Mauro Pagani a Elliott Sharp, da Cristina Zavalloni a Jim Pugliese, Ron Anderson e tanti altri - testimoniano quanto unica sia quest'orchestra nella ricchezza dei linguaggi espressivi che padroneggia.
DISCOGRAPHY
NAKED MUSICIANS "A sicilian way to cooking mind"IMPROVVISATOREINVOLONTARIO I.I .0004 (2006)
NAKED MUSICIANS "ANTIVATICAN COALITION AGAINST THE HIPPIES RESISTANCE" IMPROVVISATOREINVOLONTARIO I.I .0010 (2008)
NAKED MUSICIANS "Emiliano Culastrisce",IMPROVVISATOREINVOLONTARIO I.I .0014 (2009)
VOCAL NAKED MUSICIANS “Flowers in the Garbage” IMPROVVISATOREINVOLONTARIO I. (2013)
a) NAKED MUSICIANS "VOCAL": Francesco Cusa - conductor
Manuel Attanasio - voice, Gaia Mattiuzzi - voice, Alessia Obino - voice, Marta Raviglia - voice, Cristina Renzetti - voice, Vincenzo Vasi -voice, Annalisa Pascai Saiu -voice
This conduction project, exclusively focused on vocality, comes from the histrionic strenght of this unusual ensemble, it was a real “coral instrument” to be played to heart’s content. The ductility of this extraordinary instrument turns me into an enthusiast painter, a little boy playing with colors in all their infinite shades. It’s like playing an harp, vocal cords are similar to its thin strings and they create a multidimensional universe. Directing this Chant was like managing the helm of a corsar shit, among tropical winds, sirens, mermen and sea monsters coming from Verne’s tales. Let go the fore-top-gallant sail and get lost in the roll, with the shores of a friendly land in the background.
"Questo mio lavoro di conduction, esclusivamente dedito alla vocalità, trae spunto dalla istrionica forza di questo organico, vero e proprio 'strumento corale' da suonare a piacimento. La duttilità del materiale artistico a disposizione, pone menelle vesti del pittore dilettante, del bambino che giocherella con la tavolozza dei colori, avendo a disposizione un ordine infinito di gradazioni e sfumature. E' come suonare un'arpa, tante sono le corde vocali, che come stringhe sottili compongono un universo sonoro cangiante e multidimensionale. Accostarsi a questo Canto è stato per me come dirigere il timone di una nave corsara, tra venti tropicali, sirene, tritoni e mostri marini di verniana memoria.. Mollare il pappafico e perdersi nel rollio, sullo sfondo le ombre di una terra amica". (Francesco Cusa)
b) NAKED MUSICIANS: WORKSHOP:
Musical workshop »The Naked Musicians« is intended for anyone who wants to know the secrets of making music in a group (collective). In this year's workshop, the mentor, Italian percussionist and composer Francesco Cusa will try to repeat the success of his last year's workshop, which surprised everyone on the last concert day: »students« with various musical backgrounds and knowledge have contructed an unusual but glorious one hour long composition under the guidance of their mentor.The mentor will use his own techniques to test the musical talents of the participants. He will also try to erase their prejudice towards playing in a group and try to teach them how to listen to eachother. In this way he will try to set up a group which will be prepared to play on the last day in front of an audience and record a live CD The Naked Musicians II.Francesco wishes musicians to know that musical expertise is not that important but rather the love for music. Those interested should bring their own instrument(s) with them. As Cusa says, even a group as boring as one composed of 134 drummers and 156 guitarists should appear in an interesting musical display on the last day of Sajeta. (from the festival Sajeta, Slovenia)
"Punta di diamante e insieme elemento dalla maggior potenza di fuoco del collettivo Improvvisatore Involontario, Naked Musicians è l'orchestra di improvvisazione ideata e diretta da Francesco Cusa. Attraverso una personale versione della ormai nota tecnica detta conduction, Cusa indirizza con un insieme di simboli gestuali i talentuosi musicisti coinvolti in un flusso che ha un intento condiviso: quello di unire l'immaginazione compositiva del direttore e la forza creativa degli strumentisti per creare un'opera densa e stratificata - senza nessuna struttura predefinita e nessuna sintassi di riferimento. Più che un'improvvisazione collettiva, una vera e propria composizione istantanea a più mani, in cui possono scontrarsi e sovrapporsi moduli ritmici di richiamo minimalista, tribalismi percussivi o vocali, puntillismi astratti, fraseggi jazzistici, elettronica di ogni specie (loop digitali, glitch&idm, live-processing di strumenti acustici, visuals associati agli ambienti sonori prodotti), sample di partiture contemporanee o citazioni da juke-box nazionalpopolare: né i musicisti né il direttore d'orchestra sanno prima che si inizi dove gli stimoli continui che si scambiano nell'arco di un'ora li faranno approdare. Dopo anni di attività e l'alternanza di decine di organici e strumentisti differenti, il progetto Naked Musicians ha subito tra il 2010 e il 2011 un processo evolutivo che giaceva dormiente da lungo tempo: divenendo un gruppo stabile, con prove settimanali e legami di stretta collaborazione all'interno del collettivo (con la cruciale decisione di tenere chiuse le porte dell'orchestra a chi non ne è membro), Naked Musicians ha ampliato ancora le sue prospettive, ha cominciato a mettere a frutto il suo vero potenziale e ha preso il volo. Letteralmente: nel marzo 2011 l'intera orchestra ha attraversato l'atlantico per una settimana di concerti nella mecca della musica di ricerca, New York. Il prestigio, l'eterogeneità e l'entusiasmo unanime degli ospiti coinvolti - da Mauro Pagani a Elliott Sharp, da Cristina Zavalloni a Jim Pugliese, Ron Anderson e tanti altri - testimoniano quanto unica sia quest'orchestra nella ricchezza dei linguaggi espressivi che padroneggia.
DISCOGRAPHY
NAKED MUSICIANS "A sicilian way to cooking mind"IMPROVVISATOREINVOLONTARIO I.I .0004 (2006)
NAKED MUSICIANS "ANTIVATICAN COALITION AGAINST THE HIPPIES RESISTANCE" IMPROVVISATOREINVOLONTARIO I.I .0010 (2008)
NAKED MUSICIANS "Emiliano Culastrisce",IMPROVVISATOREINVOLONTARIO I.I .0014 (2009)
VOCAL NAKED MUSICIANS “Flowers in the Garbage” IMPROVVISATOREINVOLONTARIO I. (2013)
4) FRANCESCO CUSA SOLOMOVIE
www.youtube.com/watch?v=2iajPUxOTSM
Francesco Cusa plays Buster Keaton
Francesco Cusa - drums, composition, live electronics
"New original audiomix soundtrack of Buster Keaton's movie 'Sherlock Jr.' " Several different short tracks extrapolated by various cds create a sonorous carpet where drums runs following the film images. It's a sort of audio remix composition that aims to underline the Keaton's opera, dinamic and often onomatopoeic, respecting the incredible rhythm of the film. I'working to a Buster Keaton's movie: 'Sherlock Jr'
Francesco Cusa plays Buster Keaton
Francesco Cusa - drums, composition, live electronics
"New original audiomix soundtrack of Buster Keaton's movie 'Sherlock Jr.' " Several different short tracks extrapolated by various cds create a sonorous carpet where drums runs following the film images. It's a sort of audio remix composition that aims to underline the Keaton's opera, dinamic and often onomatopoeic, respecting the incredible rhythm of the film. I'working to a Buster Keaton's movie: 'Sherlock Jr'
5) FRANCESCO CUSA E GIORGIA SANTORO “The black shoes”
youtu.be/UpFJGX4Fp0A
FRANCESCO CUSA E GIORGIA SANTORO “The black shoes” -Giorgia Santoro flute - Francesco Cusa drums.
Francesco Cusa e Giorgia Santoro, musicisti dalla formazione poliedrica, si dedicano da anni alla musica improvvisata, alla continua ricerca di un linguaggio nuovo, puro e irriverente al tempo stesso. “The black shoes” sono le scarpe del musicista, l’abito che custodisce le radici dell’uomo. Nell’armonica alternanza dello Yin e dello Yang, la musica svela i suoi lati opposti, contraddittori, plasmando un linguaggio sempre nuovo, profondo come le radici ma con lo sguardo verso il cielo.
FRANCESCO CUSA E GIORGIA SANTORO “The black shoes” -Giorgia Santoro flute - Francesco Cusa drums.
Francesco Cusa e Giorgia Santoro, musicisti dalla formazione poliedrica, si dedicano da anni alla musica improvvisata, alla continua ricerca di un linguaggio nuovo, puro e irriverente al tempo stesso. “The black shoes” sono le scarpe del musicista, l’abito che custodisce le radici dell’uomo. Nell’armonica alternanza dello Yin e dello Yang, la musica svela i suoi lati opposti, contraddittori, plasmando un linguaggio sempre nuovo, profondo come le radici ma con lo sguardo verso il cielo.
FRANCESCO CUSA “DRUMS & BOOKS”
www.youtube.com/watch?v=7-xpqfxi3CU&list=PL7nPXc93axwd7zqkyFsEVTUkzHWBnjluj
«In DRUMS & BOOKS – dice Francesco Cusa – finalmente riesco a coniugare le mie due anime del musicista e dello scrittore in un unico spettacolo». “Ricerca estetica, combinazione di voce e suono, e improvvisazioni magistrali ed entusiasmanti conferiscono ai testi letti e recitati una inedita vitalità(…). Dal vivo e con rigore Cusa reinventa, con rispetto amore e collera, storie, evocando la forza della scrittura con la voce, le percussioni, i gesti, in un concentrato razionale di caos ordinato e progettato più da un demiurgo invisibile che dal performer. Ne viene fuori un distillato che lascia il segno”, così la critica e il pubblico che lo ha finora visto e apprezzato.
«In DRUMS & BOOKS – dice Francesco Cusa – finalmente riesco a coniugare le mie due anime del musicista e dello scrittore in un unico spettacolo». “Ricerca estetica, combinazione di voce e suono, e improvvisazioni magistrali ed entusiasmanti conferiscono ai testi letti e recitati una inedita vitalità(…). Dal vivo e con rigore Cusa reinventa, con rispetto amore e collera, storie, evocando la forza della scrittura con la voce, le percussioni, i gesti, in un concentrato razionale di caos ordinato e progettato più da un demiurgo invisibile che dal performer. Ne viene fuori un distillato che lascia il segno”, così la critica e il pubblico che lo ha finora visto e apprezzato.
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