Osservazioni sul Reale
Uno scende sotto casa. Va al mare a leggere mezz'ora perché, per scelta (costosa di vita) e per fortuna, esiste della Bellezza (ancora) nei Faraglioni e in Acitrezza. Appare un chioschetto. Ieri non c'era. Si è materializzato nella notte. Adesso aggregati di Trolls hanno campo e occupano tratti di Demanio. Ecco. Demanio occupato dal Demonio. Demanio Pubblico-Demonio Pubico. Il Male esiste nel Concreto. Un servo di Arimane ruota la manopola del volume e "pampotta" dalle Casse Tonanti del Chioschetto-Porta-degli-Inferi, una qual sorta di musica house. L'Orda danza e questo è un Sabba. Dal basso, sulla spianata lavica, ancheggia supina una distesa di culi perfetti. È caldo. È già torrida estate di fiamme infernali. Una qualche remota parte di me trova ancora animo di reagire. Ma non fuggo. No che non fuggo. Anzi. Vedo quell'un che ero divenire "me". Mi posiziono al centro del Chioschetto-Tornado, e con un Setaccio Sacro opero laboriosamente in favore di questi luoghi oltraggiati dai graffi e dagli zoccoli della Bestia. Dal centro del Caos medito e osservo la distanza placida delle acque e gli arabeschi della pietra lavica. Sono puro Spirito. Niente mi può toccare.
Seguimi!
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