SPECIAL PRICE STORE
Francesco Cusa - Official Website - MIa recensione di "Oblivion" di Joseph Kosinski (8)

MIa recensione di "Oblivion" di Joseph Kosinski (8)

2013-04-17

Oblivion, di Joseph Kosinski, voto 8
Un film importante, imponente, che racchiude la summa del genere. Kosinki, regista già dell'ottimo remake di "Trone Legacy", purtroppo poco premiato al botteghino, realizza un'opera titanica: ne scrive la storia sotto forma di graphic novel e riesce a portarla sul grande schermo. Il risultato è sorprendente, grazie anche alla superba prova di Tom Cruise, davvero perfetto nel ruolo dell'eroe prometeico. Cominciamo col dire che l'impatto visivo di "Oblivion" è davvero superbo, la cura delle navicelle e degli scenari post-apocalittici preziosissima, benchè forse un po' troppo "Apple-Style". La sceneggiatura (con buona pace della critica) davvero densa e complessa, così come l'affabulazione, che richiede notevoli e impegnativi sforzi allo spettatore. Purtroppo le note stonate arrivano dall'orribile colonna sonora degli M83 e da due, tre orribili cadute di gusto (alcune battute davvero scadenti, una patetica scena erotico-aerobico-acquatica) che finiscono con l'incrinare indelebilmente il quadro ieratico e apocalittico dell'opera. Un vero peccato, in quanto il tema centrale del film è viceversa denso di spunti di riflessione e di colpi di scena: si parla di clonazione, anima, ed in fin dei conti di spiritualità. Si sarebbe potuto maggiormente esplorare il tema della solitudine, in una sorta di trasposizione umana di "Wall-E", ma ciò avviene prevalentemente nella prima parte del film, mentre la seconda parte modula troppo velocemente verso una fragorosa sequenza di eventi (anche se molti tra gli aspetti più interessanti della trama finiscono col rivelarsi proprio nel finale).
Inutile stare a rimarcare il livello di citazioni: non basterebbero cento pagine. A mio avviso un omaggio sentito al Cinema, e un film da vedere assolutamente.