Recensione d "THE IMPOSSIBLE" DI JUAN ANTONIO BAYONA (3)
"Un film davvero impossibile da sostenere, eccezion fatta per primi venti minuti, grazie allo spettacolare tsunami ricostruito davvero con grande potenza visiva. Eppure ero pieno di aspettative giacchè avevo amato molto il film precedente di Bayona: "The Orphanage". Ma qui siamo di fronte a un melodrammone davvero insostenibile. Tutto un frignare ossessivamente ricercato, sottolineato, rimarcato, evidenziato fino alla nausea. Un film totalmente privo di pathos e che riesce perfino a farti detestare le vicende (peraltro reali) di questa famiglia spazzata via dalla forza del mare e che pian piano con mille fatiche riesce a ricongiungersi. Tutto ciò ovviamente non basta a "fare" un film, soprattutto se ogni dettaglio è posto al servizio di una volgare enfasi della sofferenza. Manca lo sguardo visionario del rapporto uomo-natura e gli accadimenti non sembrano suggerire altri rimandi al di fuori di quelli messi in atto, rendendo claustrofobico il racconto.
Una storia intima che non riesce a divenire universale. Neanche il simbiotico rapporto tra madre e figlio, dopo la separazione del nucleo familiare susseguente al maremoto, riesce a coinvolgerci più di quel tanto, e scivola noisamente sul piano inclinato di una sceneggiatura di maniera.
E poi ancora pianti, e abbracci, indi ancora lamenti e lagnanze, avviluppamenti e scoramenti, un una intermittenza di singhiozzi che ci ha visti catapultati - per sfregio (e di corsa) - al primo, possibile Mc Donalds".
Francesco Cusa
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