Articolo per "Sicilia Report" - Lo Stiletto: Meditazioni da Piscina.
La piscina, lo si sa, può essere un luogo rilassante. A me capita nuotando di avere pensieri, illuminazioni, intuizioni, suggerimenti per racconti, musiche e quant’altro. Oggi, fra una bracciata e l’altra, riflettevo su quanti amici ed esseri sono chiusi all’ ovvietà del “meraviglioso”, serrati a doppia mandata dentro gabbie semantiche, culturali, dogmatiche. Mi tornava in mente come un mantra fra una bracciata e l’altra la frase del film visto ieri, “Ghost Stories”: “Vuoi ridurre il mistero della vita a una questione di atomi e molecole?”. Intendiamoci, con questo non desidero affatto affermare che lo scrivente non sia altrettanto abitato da codici, norme, lacci e lacciuoli… ci mancherebbe! Ma, diciamo che, quantomeno, il mio sentire parrebbe essere risonante con certe vibrazioni a modalità percettive non necessariamente vincolate alla sensorialità, alla fenomenologia ecc. Quantomeno il mio è un anelito a sondare “altrove”. L’umanità, ancora agli albori della Conoscenza, si sente già “vecchia” e corrosa da un passato fatto di incesti, parricidi, clan, tribù, società, norme, leggi, memorie, storie, ecc. Niente di più sciocco, mi verrebbe da pensare. Riflettevo, dopo dieci vasche circa, sul fatto che la censura cognitiva in atto, il nuovo teo-tecno-centrismo, porta a ritenere il campo del “Fantastico” (ossia, le sparo a cazzo, Alieni, Angeli, Troni, Demoni, Sovrumano, Oltremondo, Civiltà del Passato, Elfi, Troll, Fate, Virtuale, Spirituale, Eterico ecc.,) quale mera inferenza da derubricare alla voce “sciocchezze” e da affidare alle mastodontiche fauci della macrobolla del metodo scientifico. Alla vasca numero 20 appariva a me estremamente evidente e lapalissiano che nessuno e dicasi nessuno, può affermare con certezza alcunché. Niente è come sembra. ZAC! Il pensiero. Questa “cosa” che può esserci solo fra le due fasi di silenzio di inspirazione ed espirazione, questa “cosa” che non esiste senza quelle due fasi e che rappresenta il Divenire e il suo Eterno Ritornare. Alla vasca 22 col pensiero ero alle origini delle cose, al Big Bang, al Bene di Platone, volando poi a cavallo di un ippogrifo su Terre mai viste e universi in formazione, tra castelli di marzapane e astronavi maestose, fontane di miele e paradisi di granita alla mandorla. Chi potrebbe mai sostenere che non ci sia (ci sia stata, o ci sarà) una civiltà in grado di muovere e muoversi nello spazio materico alla velocità del pensiero? O magari utilizzando altrettante risorse al momento per noi, appunto, “impensabili”? Chi può dirlo? Noi, col nostro misero bagaglio di qualche millennio di evoluzione? Noi da poco usciti dalla civiltà del carbone? Aaaahhh, bello non doversi asciugare i capelli dopo una bella nuotata!
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