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Francesco Cusa - Official Website - Articolo per "Sicilia Report": Le ninfe nell’era dei consumi: dei loro morsi. De

Articolo per "Sicilia Report": Le ninfe nell’era dei consumi: dei loro morsi. De

2018-09-20

https://www.siciliareport.it/rubriche/lo-stiletto/le-ninfe-nellera-dei-consumi-dei-loro-morsi-del-loro-vampirismo/

Le ninfe nell’era dei consumi: dei loro morsi. Del loro vampirismo
di Francesco Cusa

Dopo interminabili viaggi, provo a concedermi una giornata di relax in ciò che rimane dell’estate e delle domeniche senza pregnanza, non scandite da alcuna ricorrenza. La pace. La pace. La pace. Ma… ma… che accade? Cinguettii, pigolii… chi arriva? Chi giunge a turbare la mia sorda e ovattata quiete, chi smonta il silenziatore che attutirà il colpo in canna che ho in mente di sparare sul sagrato di Madama la Natura? Sì, di spararlo proprio oggi pomeriggio e nell’anno del Signore e nel 19 di settembre del 2018? No. Noo. Nooo! Eccole. Le “inglesine”. Delle fatine bionde, libere, candide, starnazzanti. Sono sei, come i mesi di un anno che non esiste, ripiegato sull’imbrunire dell’estate, a scandire gli anni di una Terra aliena,che gira “sbiellata” pel buio dei millenni. Ci sono io. Ci sono loro. E poi la spiaggia. “Loro”, le sei fanciulle fuoriuscite dalla novella Mine-Haha oder Über die körperliche Erziehung der jungen Mädchen (1903) del drammaturgo tedesco Frank Wedekind, si tuffano. Si sciacquano. Emettono tanti bei risolini. Cos’è, O Signore della Pace Universale, che ci turba? Perché, Dio misericordioso e giusto, un maschio caucasico al tramonto di una qualche era, deve patire tale atroce sofferenza? Cosa c’è che non va? Son “creature”, sorelle di vite, di cielo e di mare. E quindi? Cos’è che non funziona nel perturbante ordito del Tuo Superbo Disegno? Cos’è questo rovello? Perché appare tutto estremo e molesto? Il canto di queste sirene mi perturba nelle carni, nel midollo, corrode le mie ossa e infetta il mio sangue. E quella ridicola scritta in cielo? E’ un tuo monito, o Signore santificato? “Potrebbero essere le tue figlie”. E lo scrivi con questo sbuffo di nuvola effimera? Io chiedo giustizia, Padre Misericordioso e ricolmo di Sapienza. Giustizia! La santità della contemplazione. L’aborto degli ardori. La benedizione del catetere. La cateratta del Buddha. Non si tratta tanto, O Sommo Pantocratore, di crapula, brama, appetito, concupiscenza… no, niente di tutto questo, o Padre. È un molesto frinire di forme, di culetti e sculettàr di sciacquoni e sciacquetti. “Liberaci dunque da ogni mare e non ci indurre in ninfeazione”. Amen.