MIMIO ULTIMO ARTICOLO PER CULTURA COMMESTIBILE. CI ANDIAMO GIU' PESANTE (E CI MA
- Com'è che con tutti ci si intende al volo e con gli juventini no? Sembrano i carabinieri quando ti chiedono i documenti. Fanno i "politically correct". Sembrano abitare un pianeta altro. Alieno. Tollerano male le iperbole. Ma solo in questo ambito, quando si parla di calcio. Stranamente. Che gente. La discussioni con "loro” si dispongono più o meno in questa guisa: uno dice "cazzo” (esclamazione per motivi x) e quelli ti rispondono cose del tipo: "sei maleducato/hai problemi al membro/hai un'erezione/non hai un'erezione"ecc. Insomma diventano - a fronte di enormità - dei minimizzatori, o, peggio, degli interpreti del significato letterale ossessivo-compulsivo. Questa la loro trasposizione calcistica, la loro "weltanschauung". Una interessante ricerca era stata condotta dal professor Frank Usa sul finire degli anni Novanta. Riportiamo alcuni stralci della nostra intervista dell'epoca al celebre luminare:- Ora, si dirà che è solo un problema di palle che rotolano, di palle prese a calci (in tutti i sensi). Errore grossolano. In realtà è una questione di vita o di morte. La mia teoria è che i tifosi di questa squadra siano in realtà alieni, o meglio, che siano espressione del fatto che gli alieni sono già qui e che ci controllano. Non si spiegherebbe altrimenti come, amici fidati, grandi menti critiche, fior di intellettuali, possano - a fronte di evidenti e costanti trend - rispondere con una metafisica che potremmo definire del "Pensiero a-critico". E’ tutto un collassare, insomma (cito wikipedia) “di informazioni legate all'esperienza, all'osservazione, al ragionamento, di tentativi di andare al di là della parzialità del singolo soggetto”. Capisaldi teorici e prassi che, viceversa, in altri contesti ed nei medesimi soggetti, rappresentano dogma incorruttibile della condotta dialettica che sta poi alla base di ogni ragionamento. C'è qualcosa di "orwelliano" (fateci caso), nello juventino medio: ciò a vari livelli, una costante che si palesa così nell'intellettuale come nel tifoso comune, un “blob” accidioso, una sintesi sottrattiva che interagisce carsicamente, scavando nell’intersoggettività del tifoso della Madama Zebrata. Sì...una risposta omogenea, una reazione pre-determinata, un vicolo cieco del dubbio. Ciò è riscontrabile, oserei dire empiricamente. Lo sguardo placido muta repentinamente, si fa "rettiliano", nell'esperimento che oramai esercito da qualche anno. Parlo dello "Switch Subitaneo", ovvero di un processo di individuazione teso a smascherare l'alieno che possiede il corpo e la mente del tifoso bianconero. Questo esperimento lo si deve principalmente ad un atto di altruismo, di cura della loro medesima salute, al fine di liberare il corpo dall'intruso, e definitivamente, mediante tecniche ancora da perfezionare, benché condotte con criteri di assoluto rigore. Al momento, io e i miei collaboratori, riusciamo soltanto a documentare questo fatto, a rendere cioè palese che si sta andando verso una forma di controllo globale tramite una sorta di deriva psico-calcistica volta a generare sostanziali livelli di massa a-critica. Il giorno migliore per l'esperimento è il lunedì sera, ovvero quello deputato tradizionalmente ai processi sportivi, ai commenti feroci della domenica calcistica appena trascorsa. Occorre parlare, approfittando della distrazione da aperitivo, di cronaca, fisica quantistica, musica, gossip, movimenti della tettonica a placche, inserendo ad un determinato punto - “d’emblée”,- una frase provocatoria, con allusioni evidenti alla malefatta di turno, al favore arbitrale ennesimo teso a favorire la squadra degli Agnelli. L'osservazione delle reazioni comuni - ancestrali, come a difesa d'un non ben precisato territorio di guerra, d'una casta, o d'una casata - sarà documento importante e funzionale alla ricerca, soprattutto se l'esperimento verrà condotto su larga scala, da più volontari contemporaneamente ed in luoghi differenti della stessa città. Videoregistrare le "reazioni" sarà fondamentale per evidenziare i tratti comuni, le costanti, le monotone cantilene ripetute ossessivamente, e che sono il tratto saliente che esplicita la presenza di un organismo nel cervello del tifoso juventino medio. Sulla base di migliaia di dati, abbiamo potuto dunque appurare, con relativo margine di dubbio, che le risposte sono indotte. Sarebbe altrimenti impossibile concepire una tale impermeabilità multilivellare a delle evidenti effrazioni di codici e regolamenti sportivi, che dovrebbero suscitare reazioni variegate quantomeno nel simpatizzante. In altre parole, non è fantasioso ipotizzare che, nel tifoso juventino medio, siano stati impiantati microchip di derivazione non terrestre. Pubblicheremo i nostri risultati entro un tempo ragionevole.(Il professor Frank Usa scomparve in circostanze ancora nebulose nel febbraio del 1998. Si è parlato di suicidio. Più probabile la causa dell'avvelenamento. Inutile dire che tutti i dati della sua ricerca sono andati perduti). #CulturaCommestibile #Juve #antiJuve #FrancescoCusa #Cattivissimo
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